Il direttore Walter Nicoletti e Vito “Nik Hollywood” Nicoletti hanno intervistato il celebre cantante Manuel Foresta.
Manuel Foresta, nato a Salerno, inizia a studiare canto leggero appena adolescente. Nel 2012, Manuel partecipa alla prima edizione del talent show di Rai2 “The Voice of Italy” arrivando, grazie al voto del pubblico, alla soglia della semifinale come unico interprete maschile nel team di Raffaella Carrà. Il suo inedito di debutto “Déjà vu”, presentato durante il talent, arriva in vetta alla classifica singoli di iTunes. Sulla scia di questo successo, Manuel inizia un tour estivo in giro per l’Italia e partecipa come ospite a varie manifestazioni tra cui il Premio Lunezia, il Giffoni Film Festival e Buon Compleanno Mimì. Sempre durante l’estate del 2012, Manuel Foresta apre, con la sua band, i concerti di alcuni tra i più importanti nomi del panorama artistico italiano: Malika Ayane, Alex Britti, Raphael Gualazzi, Simona Molinari. Con il brano “Quello che sono” Manuel entra a far parte dei 60 finalisti in gara per la sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2014, ma il brano diventa ben presto uno dei favoriti dal pubblico, che lo premia sul sito della Rai attribuendogli il 2° posto per numero di visualizzazioni e commenti.
Nella primavera del 2014 Manuel Foresta apre i concerti di Renzo Rubino, che gira l’Italia con il suo “Secondo Rubino Tour”. Da Maggio 2014 Manuel entro nella scuderia della Rusty Records pubblicando il primo singolo con l’etichetta milanese dal titolo: “Se fossi ancora qui”. Per il secondo anno consecutivo entra nella rosa dei 60 finalisti per le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2015 e per la seconda volta, pur essendo tra i favoriti, sfiora di pochissimo la partecipazione alla Kermesse Sanremese. L’esclusione dalla manifestazione canora non gli impedisce di regalare al pubblico il brano con cui ha partecipato alle selezioni del Festival e pubblica il suo secondo singolo “Li chiameremo sogni”, estratto dal suo primo album “Colori Primari” uscito ad aprile 2015.
Ciao Manuel benvenuto su Voce Spettacolo. Iniziamo dagli esordi. Il tuo primo impatto con la musica.
È nato tutto per caso. All’inizio ero molto timido e quindi non mi esponevo più di tanto. Successivamente mi sono iscritto a lezioni di canto e pianoforte. Agli esordi ero proiettato verso uno stile canoro che si avvicinava ad Alex Baroni. Ero convinto di diventare tenore.
“Colori primari” il tuo album dei esordio come nasce l’idea il progetto è come nascono le tue canzoni.
Questo album era in cantiere da tantissimo tempo. Contiene dei brani che ho portato personalmente a dei provini, diversi anni fa. Altri brani, invece, sono rimasti nel cassetto. Poi all’improvviso ho deciso di riunirli tutti in un unico progetto per raccontare una parte della mia vita. Dagli esordi fino ad oggi. Questo album racconta la mia evoluzione musicale ed artistica. Il tutto nasce dalla continua ricerca di raccontare emozioni, pensieri personali, per poterli condividere con gli altri. Vedere realizzato questo album significa vedere realizzata una parte della mia vita. Un percorso che si concretizza anche al di fuori delle mie aspettative. Devo ringraziare la mia casa discografica che ha creduto in me.
“La vita è una danza” il tuo primo singolo in uscita in tutte le radio a partire da oggi 10 aprile.
Ho voluto metterci dentro l’idea dell’estate. una bella giornata di sole. Immagino la gente a bordo piscina con un Malibù e dell’ananas tra le mani. Gente che sorride alla vita e si prende tutto il sole che c’è. Una giornata in cui l’unico obiettivo è quello di essere felici. Si tratta di un forte messaggio di positività, anche alla luce del fatto che sono un giovane emergente in ambito musicale. La vita spesso è un po’ pesante quindi credo sia giusto ritagliare dei momenti di ottimismo e spensieratezza. Certe volte, quando ascolti una canzone, è bello aprire il finestrino e farsi scompigliare i capelli dal vento. Questo è lo spirito con cui vivo questo brano.
Sei anche cantautore, tre brani dell’album sono stati scritti da te. Quando scrivi un pezzo viene fuori prima il testo della musica, o viceversa?
Negli ultimi anni, precisamente nell’ultimo paio d’anni, ho deciso di scrivere qualcosa per me. Ho voluto iniziare questa attività cantautoriale in maniera semplice, in punta di piedi. Mi andava di farlo in maniera graduale, considerato anche il rispetto che nutro nei confronti dei mezzi di comunicazione e della musica. I tre brani che ho scritto personalmente sono nati tutti nella stessa maniera, testo e musica contemporaneamente. Spesso le canzoni che scrivo nascono in momenti molto particolari. Ne rappresenta un esempio l’ultimo pezzo dal titolo “Cecilia”. Ero in strada mentre guidavo e tornavo da una esibizione in cui avevano partecipato altri artisti italiani importanti tra cui i Negramaro ed Alex Britti. Avevo visto questi artisti sul palco prima e dopo di me. Tutto ciò mi ha stimolato la creatività. E allora sono uscito al primo autogrill e l’ho registrata all’istante con il cellulare. Sembra tutto strano, ma spesso se hai delle cose da dire, lo fai d’urgenza. Esce fuori in maniera impetuosa ed automatica. Quando le risento poi dico sempre: “ma questa chi la scritta? Possibile che sia stato davvero io?”.
Hai partecipato ai talent show e vanti l’esperienza delle selezioni di Sanremo. Quali sono, a tuo avviso, le differenze sotto il profilo umano, artistico e musicale?
Tutto è giunto per caso. In quel periodo ero deciso ad abbandonare l’attività musicale. È arrivato il talent su Rai2 che mi ha dato molta visibilità ed è stata un’esperienza gratificante, mi ha permesso di crescere sotto il profilo artistico. Ho vissuto questa esperienza come un punto di passaggio, mai di arrivo. Io la definisco l’inizio di una gavetta. Da lì ho iniziato fortunatamente a lavorare sul mio materiale. Ho trovato l’etichetta discografica. Per quanto riguarda invece Sanremo, credo sia una vetrina fondamentale per noi giovani. Arrivare tra i finalisti e sfiorare il palco significa comunque avere il giusto riconoscimento di chi si occupa di questo mestiere.
L’ultima domanda. I tuoi progetti futuri?
Sto presentando il disco in diverse città italiane. La prima tappa si è svolta a Milano ed ha riscosso un buon successo. La seconda sarà il 25 aprile a Cava de’ Tirreni, nella mia città. Poi Firenze il 26. Infine ritornerò a Milano per un live con il mio collega Andrea Maestrelli.
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