Un amore sconosciuto”, in scena al teatro Lo Spazio il 28 febbraio e il 1, 3, 4 marzo, vuole mostrare la parte più intima e meno nota di Alda Merini, poetessa amata da tutti ma conosciuta in profondità da pochi.
Lo spettacolo, scritto e interpretato da Monia Manzo, mette in luce la passione e gli stati d’animo della poetessa durante i suoi anni di permanenza nella città di Taranto: Alda Merini quando arrivò a Taranto non era ancora l’icona popolare che divenne negli anni ’90 e proprio in questo periodo e grazie alla vicinanza di Michele Pierri, che di lei si prendeva cura, nacquero le raccolte di poesia più importanti che la resero nota al grande pubblico come La gazza ladra” “Il diario di una diversa” “La satira della Ripa” “Terra Santa” e tante altre.
Il legame con Pierri consentì ad Alda di ritrovare se stessa e di rinascere come donna e come poetessa. La fine di quell’amore, per la morte di Michele, fu un trauma grave, che la rigettò nel barato della follia”. La loro unione, fatta di poesia ma anche di sentimenti fu infatti una vera storia d’amore, vissuta per quasi quattro anni sul filo del telefono e in centinaia di lettere e poesie che soprattutto Alda inviava.
Tra visivo e teatrale “Un amore sconosciuto” immergerà il pubblico nella poesia di Alda Merini tra musica, parole e immagini mettendo in luce in luce aspetti della sua vita meno noti, ma fondamentali per la sua produzione letteraria.
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