Lo rivela fonti vicino al dossier del ministro della Salute, Jens Spahn. Non solo mascherine, anche tute protettive, i camici, guanti e altri indumenti di prevenzione e di protezione contro il Covid-19. Intervento sul divieto di esportare questi prodotti, sospendendolo in casi molto particolari, come da decreto del ministero dell’Economia del 12 marzo.
Il provvedimento, di cui Repubblica è entrata in possesso, elenca gli “occhiali di sicurezza”, “schermi facciali”, “maschere filtranti” e gli altri prodotti su cui il governo Merkel aveva deciso in precedenza, a causa del rapido diffondersi dell’epidemia anche in Germania, di imporre uno stop alle frontiere.
La sospensione del divieto di esportazione voluta da Spahn è prevista, d’ora in poi, “per contrastare una minaccia alla soddisfazione di bisogni vitali in uno Stato membro dell’Unione europea o dell’Associazione europea di libero scambio per proteggere la salute e la vita delle persone. Ciò può avvenire, in particolare, quando l’esportazione o il trasferimento avviene su iniziativa delle autorità pubbliche o serve a mantenere la funzionalità medica degli ospedali e di altre strutture sanitarie, compresa la gestione e la manutenzione degli impianti di produzione dell’assistenza sanitaria”. Infine, prosegue il provvedimento, “in casi di particolare disagio, possono essere autorizzate anche altre esportazioni e trasferimenti verso i suddetti Stati, nonché esportazioni verso altri Paesi terzi”. (Repubblica.it)