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Escamontage a Corto, Premi e Menzioni

EscaMontage a Corto

L’evento a cura di Iolanda La Carrubba Presidentessa dell’Associazione Escamontage e Direttrice Artistica del Festival, si è tenuto al Cinelab nella suggestiva cornice dell’Estate romana lungo le sponde del Tevere.


Hanno condotto l’evento il vicepresidente dell’associazione EscaMontage Emiliano Scorzoni e l’artista e poeta Angela Donatelli.
Ospite il cantautore Amedeo Morrone che ha intrattenuto il numeroso pubblico con le sue canzoni dallo stile inconfondibile e dal sapore Rock con alcune “note” poetiche.
Rappresentante e Presidente della Giuria Ufficiale il regista Raffaello Sasson.  Madrina della serata l’attrice Francesca Stajano Sasson che ha indossato uno stupendo abito in fibra naturale My natural dream dello stilista ecologista Emilio Ricci, ha consegnato le pergamene ai vincitori e ai partecipanti di questa edizione dando lettura delle Menzioni.
La redazione di EscaMontage (Iolanda La Carrubba, Emiliano Scorzoni, Angela Donatelli, Valerio Di Gianfelice, Viviana Di Gianfelice) ha coordinato l’incontro conRoberto Antinoo Rossetti, alias Lo Speaker d’Acciaio per Radio Impegno, Radio Città Futura che ha intervistato gli organizzatori e i giurati presenti.
La serata si è conclusa presso la redazione della Radio con un bellissimo incontro conRoberto Porpurini e Lo Speaker d’Acciaio.
Il vincitore del Festival ha ricevuto in premio “Cine” – un acquarello dell’artista Mario La Carrubba dedicato alla settima arte.
La giuria Ufficiale di questa VI edizione formata da Daniele De Angelis, Leopoldo Santovincenzo, Raffaello Sasson, Francesca Stajano Sasson con la redazione EscaMontage, ha così stabilito la TOP 20 2018.
 
1° Virginia Bellizzi, Silent 10’59’
Intelligente cortometraggio imbevuto di cinefilia in modo per nulla sterile. L’attore protagonista è credibile e capace affrontare situazioni tipicamente “slapstick” in un susseguirsi di gag ben realizzate.  Un ottimo omaggio e una divertente riflessione per i nostri “tempi moderni”.
2° Cecilia Fasciani, Broken Halos 7’
Una famiglia de L’Aquila racconta la sua storia in un efficace corto “no fiction”. Buon lavoro documentaristico, onesto nella sua essenzialità e senza retorica.
3° Gianluca Zonta, È solo un nastro che gira 15’
Imprevedibili giochi del Destino in un corto godibile e ben realizzato. Un plauso per la recitazione e le interessanti trovate registiche.
4° Alberto Sacco, L’ultimo Ballo 14’21’’
Intenso e denso di atmosfera e cinefilia con una regia convincente e visionaria.
5° Emanuele Marrano, Il Vuoto 9’09’’
Parabola inquietante che riesce a tenere l’attenzione sul tema, quasi mai ovvio, del senso di colpa.
6° Alberto Vianello, Sam 10’
Cortometraggio che incrocia abilmente un intreccio narrativo tra due realtà distanti, risultando attuale.
7° Elena Palazzi, Gamers 7’13’’
Risulta un’operazione divertente e divertita tra bravi attori.
8° Paula Mangano, Help Me Love 8′
Dark, spiazzante, intrigato dal finale forse troppo aperto. Ottimo sviluppo nella complessità del lavoro.
9° Giuseppe Sciarra, Santità 13’56’’
Sperimenta la ricerca visiva e visionaria di un linguaggio artistico interessante. Il montaggio nonostante possa risultare intricato, ha una struttura solida affatto banale.
10° Federica Salvatori, Rosso amaranto 14’36’’ (presenti gli attori Carmela Ricci e Gabriele Arena)
Interessante e attuale lavoro sulla crisi della famiglia e la condizione femminile dai risvolti agrodolci. Buona realizzazione complessiva.
11° Simone Bacchetta, A Dachau, tra gli orrori nazisti. Gli studenti cremonesi e il Viaggio della memoria 22’15”
Documentario breve di esemplare essenzialità, per non dimenticare mai l’orrore nazista.
Trema la terra. In divisa tra la gente. Morte, devastazione, abbandono. La rinascita con l’aiuto di Cremona 22’
Un documentario di buon impegno civile e un ottimo lavoro giornalistico.
12° Mattia Riccio, L’ultimo ninja 11’40’’
Interessanti i risvolti narrativi e il rapporto fra i protagonisti, pur trattando tematiche non sempre originali. Recitazione “verace” ed efficace.
13° Stefano Raspa, Rye On The Island 10’08’’
Buone scelte di regia per una storia dai tratti surreali.
14° Maria Rosaria Cozza e Mauro Nigro, La sacra famiglia 1’14’’
Efficace nella sua satirica rappresentazione della famiglia, un’opera originale.
15° Sergio Ruffino, Odale 6’
Monologo interiore al femminile di chiaro impianto teatrale, dove la parola si fa notevole.
16° Linda Fratini, RadioKaos 8’09’’
Una variazione sul tema “Sliding Doors”, con qualche deja-vous. Buono  il montaggio.
17° Joe Inchincoli, Mamma mia 1’40’’
Un buon video per la festa della mamma, con un sensibile riferimento a una linea poetica affatto scontata. Tecnicamente ben realizzato.
18° Claudio Russo, Severino 13’01’’
Divertente affresco di un confronto generazionale. Buona fattura tecnica e recitazione dei protagonisti.
19° Bruno Raciti, Reiven \ Nightline 2’31’’
Buona l’interpretazione della trama musicale legata a idee visive interessante.
20° Raffaele Nacchiero, Il contegno degli spaesati 15’
Tenta di intercettare, con risultati alterni, il malessere della contemporaneità usufruendo di un linguaggio poetico ben strutturato.
 
Presto saranno comunicate le Menzioni Speciali stabilite dalla Giuria Pop, Fabio Garreffa, Graziano Riccio, Rosario Romeo

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