Intervista con Annarita Cocca, direttrice artistica Ariano International Film Festival

Intervista con Annarita Cocca, direttrice artistica Ariano International Film Festival

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Il nostro direttore e attore Walter Nicoletti ha intervistato Annarita Cocca, direttrice artistica dell’Ariano International Film Festival. Di seguito l’intervista esclusiva rilasciata per voi lettori.
 
Ciao Annarita! Benvenuta su Voce Spettacolo. Come e perché nasce l’Ariano International Film Festival?
Il Festival nasce nel 2013 perché mi occupo di cinema da oltre 10 anni. Tempo fa presentai dei cortometraggi ad Ariano. Da lì è nata l’idea di poter portare cultura nel territorio. Devo dire che in tre anni i risultati sono piuttosto positivi, soprattutto per le opere che arrivano. Quest’anno, per esempio, ci sono arrivate più di 800 pellicole. Il primo anno 450. Il secondo anno 700.
Le novità e le aspettative di questa nuova edizione 2015?
Siamo ancora nella fase della programmazione. Certamente il Festival verterà sulla proiezione delle opere finaliste. Stiamo selezionando i finalisti e quest’anno dovrebbero essere una ottantina. La novità di quest’anno è rappresentata anche dalla nuova sezione legata alla gastronomia e all’alimentazione, sfruttando la scia dell’Expo.
Sarete al Festival di Cannes.
Il Festival sarà presentato venerdì 15 maggio al padiglione italiano presso l’Hotel Majestic.
Come si struttura il Festival?
Durante le quattro giornate del Festival realizzeremo dei workshop e seminari inerenti al cinema e alla fotografia. Ogni serata avrà un  ospite d’onore. Ci saranno spazi naturali adibiti a cinema, nei quali saranno proiettate le opere. Un chilometro di cultura nel centro storico. Poi sfrutteremo alcune location splendide come i castelli e le piazze centrali al fine di rivalutare il centro storico. Sarà un cinema immerso nella natura. La prima serata sarà incentrata sulla magia. Dei giovani maghi si esibiranno davanti alla platea arianese.
In qualità di direttrice del Festival ed in generale da cineasta che idea hai del cinema italiano?
Per me il cinema è magia. È un’arte che racchiude tutte le altre. In Italia ci vuole sempre tanta costanza e grande forza di volontà. Tanto coraggio perché ogni progetto che si porta a termine è un vero miracolo. Ci devi sempre scommettere fino alla fine.
Il rapporto con il tuo territorio?
Tutta questa energia non l’avrei mai spesa se non amassi il mio territorio. Il fine è quello di far crescere l’amore per il cinema, portare cultura soprattutto per le giovani generazioni e sperare che essi non vadano via.
Come nasce la passione per la regia?
Ho iniziato con il realizzare dei cortometraggi. Abbiamo vinto al Giffoni e molti altri festival con un’opera dedicata alla Shoa. Poi ho realizzato un documentario su Padre Pio commissionato dalla Mediterranea Production che è stato venduto in tutto il mondo tramite Eagle Pictures. Ho realizzato un altro bel documentario sulla sicurezza sul lavoro commissionato dal Ministero.
Qualche scoop legato al Festival?
In veste di giurato ci sarà Prashant Shah, produttore di Bollywood che lavora ad Hollywood.

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