Intervista con il Dj e Produttore SAVI VINCENTI

Intervista con il Dj e Produttore SAVI VINCENTI

Abbiamo intervistato in noto Dj e Produttore Savi Vincenti. Di seguito l’intervista per voi lettori! (di Michele Valente)
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Ciao Savi, grazie di essere ospite di Voce Spettacolo! Sei originario di Gallipoli, in Puglia, città che negli ultimi anni ha avuto una vera e propria esplosione nell’ambito del turismo e del mondo delle discoteche. Ci racconti un pò di te e di com’è nata la passione per il tuo lavoro?
La passione è esplosa ad una festa di compleanno di un mio amico che mi aveva invitato… avevo appena 10 anni. Invece di divertirmi, rimasi tutta la sera incantato a guardare il dj che suonava. Mi innamorai dell’arte della console ed è un amore che dura tutt’ora.
Quali sono state le tue maggiori influenze musicali ed a cosa t’ispiri maggiormente nelle tue produzioni?
Le mie maggiori influenze musicali provengono tutte dalla musica del passato, soprattutto quella degli anni ’70 e ’80. E’ la musica che mio padre mi faceva ascoltare.
Come vedi l’Italia nel panorama dance in confronto agli altri paesi e cosa ne pensi della scena EDM, esplosa negli ultimi anni? 
L’Italia ha firmato la musica dance, che comunque rimarrà alla storia negli anni ’90. Ora tutti i protagonisti della scena musicale italiana sono un po’ spiazzati dai vari fenomeni di questo periodo. Ma sta cercando un po’ di spazio. Sono certo lo troveranno presto.
Quale credi che sia il segreto di una produzione di successo? A tuo parere cosa si aspetta il pubblico da un buon dj e cosa per te fa veramente la differenza per essere apprezzati?
Un disco deve trasmettere un’emozione che rimane. Che sia un ritornello o un bel cantato non fa differenza. l’importante che dia alla testa, o meglio, che rimanga in testa! Un dj poi deve proporre una selezione musicale in grado di emozionare il pubblico che ha di fronte, anzi ogni singola persona del pubblico. Non è affatto facile.
Hai un passato in radio ed inoltre hai ottenuto l’attestato di “Dj Comunicatore e Speaker” presso il C.e.t. (Centro Europeo di Toscolano) di Mogol. Cos’hanno rappresentato per te questo tipo di esperienze e raggiungimenti?
E’ stata un’esperienza bellissima, anche se breve. In quegli anni, emergere nel mondo della notte era quasi un’utopia. Non c’era Facebook, non c’era niente. Ma l’emozione era forte. Tutto ciò che è fatto mi è servito come bagaglio culturale e come stimolo.
Ritieni sia importante una mentalità cooperativa con altri artisti del settore ed in particolare, come vedi le collaborazioni nel tuo lavoro?
Si, certo. Ritengo che collaborare è importante l’unione fa la forza sin dall’antichità basta che ci sia il rispetto reciproco
Cosa ci puoi dire del tuo futuro e dei tuoi programmi e progetti?
Spero di continuare a lavorare per bene e  a divertirmi con il mio lavoro. Credo sia la cosa più importante… Ho poi tanti progetti in cantiere, dai dischi e dalle serate estive in Salento, mentre in inverno e primavera continuerò il mio tour in tutta Italia. Ad esempio, il 30 geannaio sono al Premiere di Gallipoli, il 31 all’Apericontainer, il 5 febbraio al Minimal Club di Varese, il 6 febbraio ancora al Premiere di Gallipoli, l’8 al party Carnevalissimo 01, il 13 febbraio a Memories of Love
Grazie Savi, sei stato gentilissimo. Noi di Voce Spettacolo ti auguriamo i migliori successi per il futuro e per la tua carriera.

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