L’Ass. cult. Trepareti presenta lo spettacolo teatrale “MO’ ME LO SEGNO” Un omaggio a Massimo Troisi Scritto e diretto da Geppi Di Stasio Con Geppi Di Stasio e Roberta Sanzó e con Carlo Badolato e Alida Tarallo Al pianoforte Emiliano Federici/Sergio Colicchio Teatro Delle Muse Via Forlì 43 Roma Tel. 06 44233649 Orari: Giovedì e venerdì ore 21 Sabato ore 15 e 21 Domenica ore 18 Dal 14 febbraio al 3 marzo 2019 NOTE DI REGIA: MO’ ME LO SEGNO UN ATTO D’AMORE DOVUTO Più che la biografia del grande Massimo Troisi abbiamo cercato di raccontare l’essenza della sua poetica, delle sue suggestioni, la sintesi del suo pensiero. E abbiamo voluto farlo attraverso alcuni accostamenti che ci parevano naturali, in qualche modo inevitabili. Nell’ultima parte della sua vita terrena Massimo ha voluto incontrare idealmente Pablo Neruda, il poeta degli oppressi. E sorprende constatare come i punti in comune tra i due sono davvero tanti, un approccio laico alla vita da divenire una sorta di identica visione politica, l’essere figli di ferrovieri, l’essere uomini del Sud, l’essere accomunati dall’ideale marino e dalla sensibilità al fascino femminile. Per il meridionale Massimo conquistare cinematograficamente l’America gli consente anche di entrare in contatto con il “nord” femminile che è una sorta di emancipazione dalla rassicurante figura della donna mediterranea che ha scandito le sue origini sentimentali, le sue origini familiari. L’incontro con Neruda è stata l’ultima scelta perché gli ha dedicato il suo cuore, perché ha voluto girare il suo ultimo film prima di un trapianto programmato, una scelta che gli è stata fatale; “E se con un cuore nuovo io non fossi più lo stesso?” pare abbia dichiarato Massimo a chi gli consigliava di rimandare le riprese de “Il Postino”. Era il 1994, ventuno anni dopo la scomparsa di Neruda avvenuta in circostanze a dir poco sospette. Ma questa è altra storia che a noi non compete. A rappresentare, anzi, a simboleggiare in scena l’universo femminile che tanto appassionava Massimo una Donna mediterranea e una Donna nordica proprio perché, come dicevamo, su entrambe Massimo (così come Pablo) ha esercitato il suo ascendente. E potevano mancare le note di Pino Daniele, altro grande amico di Massimo, per un sì sentito tributo? La risposta ci sembra scontata… E allora Musica, Donne, Poesia, immagini e, perché no, divertimento, sono gli ingredienti di MO’ ME LO SEGNO, il cui stesso titolo, mutuato da una delle più famose battute di Troisi, sta ad indicare la negazione della morte fisica perché le cose da dire, specie se si è’ dei grandi Artisti, avrebbero potuto essere ancora tantissime. L’impianto scenico è uno spazio sul quale appaiono le sintesi scritte dei passi salienti dei pensieri di Massimo Troisi in un allestimento berchtiano, straniato, sintetico, epico, a metà strada tra la realtà della vita concreta e l’idea stessa che Massimo di essa ha avuto. E mi sia consentita un’ultimissima annotazione personale: a generare la spinta a creare questo spettacolo hanno contribuito due importanti fattori personali: essere vissuto per quasi trent’anni a San Giorgio a Cremano, il paese in cui è vissuto ed è sepolto Massimo e il conferimento, nel 2014, del “Premio Troisi” alla carriera, una grande gratificazione che andava ripagata col massimo dell’amore possibile, il Massimo, appunto, e mai come in questo caso, il Massimo è Troisi. geppi di stasio
VOCE SPETTACOLO
DISTRIBUTING DREAMS
Film Production and Distribution Company
Specialized in Academy Awards qualification
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