
Sara, Presidente di #IoCosì, ti abbiamo visto posare per il servizio del fotografo Marco Garofalo uscito in edicola su un noto magazine. Torni a fare la modella?
No, non è nei miei desideri. Ma mi diverte giocare con il mio corpo davanti l’obiettivo e, nel caso specifico, con un valido fotografo. Oltre agli scatti di moda, con i bellissimi abiti della stilista Neda Mokhtari, abbiamo infatti veicolato un messaggio sociale.
Il prossimo impegno pubblico?
Lavoriamo a un dibattito sulle periferie che si terrà lunedì e che prenderà come “pretesto” l’ultimo lavoro di Goffredo Buccini del Corriere Sera. Bisogna partire dalla cultura e dell’approfondimento tematico per orientare al meglio la concretezza della propria azione.
Perché le periferie?
Si tratta di spazi non solo fisici, ma di “luoghi dell’anima”. La periferia è quello spazio comune entro cui finiscono i discriminati di ogni genere e coloro che non riescono a vivere la propria unicità, rendendola centro e baricentro del proprio mondo.
E tu, Sara, cosa metti al centro del tuo mondo?
L’amore, innanzitutto, per la vita!
Come ti definisci?
Da “ghiaccio bollente” a “fiore d’acciaio” gli ossimori fanno per me!