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Intervista all’attore Simone Pulcini

Di Valentina Gemelli
 
Simone, iniziamo dando i numeri. Per esempio, se ti dico 4021 cosa mi rispondi?
Sorrido e poi ti rispondo che è un numero al quale tengo molto: è il codice del rappresentante che interpreto nel lungometraggio opera prima di Viviana Lentini. La società di oggi ci considera sempre di più solo numeri, questo si evince ancora di più nel caso dei rappresentanti. C’è sempre poca attenzione su chi lavora a percentuali molto basse, senza rimborsi o stipendi fissi. Abbiamo scelto infatti di intitolare il film proprio con un codice per lanciare il messaggio che dietro un numero c’è sempre prima una persona, un uomo.
Il 30 ottobre il film 4021 sarà proiettato in anteprima nazionale. Quanto sei emozionato da uno a lacrime di gioia?
E’ una bella soddisfazione vedere che un film così piccolo sta ottenendo tanti riscontri positivi. Sai, quando giri un lungometraggio in soli 13 giorni, senza budget, non sai mai cosa succederà e dove ti porterà; ma ci abbiamo sempre creduto tanto, dalla partenza fino ad ora, con la partecipazione ai festival in cui abbiamo ottenuto vari riconoscimenti che sono il premio per la nostra tenacia.
Un ricordo del backstage?
La sfortunata mattina in cui ci hanno rubato il materiale, a due giorni dalla fine delle riprese, abbiamo pensato che non ce l’avremmo mai fatta a concludere il film, ma poi ci siamo guardati negli occhi e abbiamo preso coraggio e deciso di portare a termine il progetto comunque. Per questo devo ringraziare tutto il cast, tecnico e artistico, che non ha mai mollato.
Nella tua vita non c’è solo il cinema. Il tuo prossimo spettacolo teatrale?
Sono andato in scena da poco con lo spettacolo “Le sorprese del divorzio” che ha avuto un ottimo riscontro dal pubblico. Con la regista Mariagiovanna Rosati Hansen e tutta la compagnia dell’Istituto Teatrale Europeo stiamo preparando un spettacolo molto particolare con il quale debutteremo in primavera.
Cosa auguri a 4021?
Auguro di trovare una distribuzione anche piccola che dia luce a questo progetto, in poche parole spero che “4021” trovi il suo pubblico. E’ un film che tratta il lavoro di rappresentante, lavoro che svolgo da molti anni oltre a quello di attore. Gli agenti di commercio vengono rispettati a fatica sul lavoro dalle società e dai clienti, mi piacerebbe che in qualche modo questo film risvegliasse le coscienze di qualcuno.
Perfetto, allora ci vediamo in sala.

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