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Intervista all’attrice Margherita Peluso

Di Vito “Nik H.” Nicoletti

Ciao Margherita! E’ un vero piacere ospitarti sul nostro portale. Iniziamo dalla prima domanda. Un bel tuffo nel passato. I tuoi sogni da bambina?
Sogni ne facevo tanti ma non me li ricordo tutti. Ho solo l’immagine di un omone alto e snello che mi guarda fisso con occhi sbarrati accanto al letto. Mah …mistero!! Desideravo conoscere il mondo. All’elementari scappai da scuola con la mia migliore amica ed una mela acerba nello zaino, poi fortunatamente tornammo indietro prima che chiamassero la polizia. Scrivevo moltissimo e raccontavo barzellette.
 
Chi è Margherita Peluso?
So chi sono stata e non quello che sarò, oggi sono in costante plenilunio. Mi sento lucente e piena di energia. Condivido ed esploro l’arte in diversi continenti, città, piazze, teatri, case, palafitte o semplicemente tra amici. Sono alla ricerca di cose mai dette e mai sentite. Sono un Lupo, un Leone come mi vedono gli altri e una Tartaruga quello che sento di essere. Solo una grande vocazione mi ha guidata attraverso i tanti mondi, una vita vissuta sempre in scena dove esiste solo il presente.
 
Margherita attrice, l’hai scelto tu?… oppure il destino lo ha fatto per te?
Sto molto attenta a cogliere i segnali, cammino con occhi vegli e curiosi. Nell’angoscia estrema, nella nausea estrema, nel rifiuto estremo del Teatro, non potendolo rifiutare perchè più forte di me, più forte di tutto, adesso so che cos’è: non è passione teatrale, ma Vocazione Teatrale. Anche se
decidessi di smettere, perchè la vita si inasprisce, il destino mi riconduce sempre su quella strada, accetto con ottimismo le sfide e le sconfitte. Ho preso tante batoste, sono caduta e mi sono sempre rialzata più forte e ancora più forte, per diventare un albero robusto ben ancorato al suolo. Se poi arriverà mai una bufera che mi sradicherà, allora so cavoli… lol lol
 
Le emozioni che provi quando reciti, sono le stesse che provi quando vivi?
L’intensità è la stessa, le emozioni non sono mai le stesse. Nascono da processi organici fisicamente e mentalmente differenti.
 
L’anima di Margherita è nascosta anche in un personaggio che interpreta?
Non so spiegarmi come, ma i personaggi che scelgo, o che mi chiedono di interpretare in quel preciso momento della mia vita, li sento vivi e in linea con quello che sto esplorando.
Siamo in continua evoluzione. Noi abbiamo diverse origini, sento al momento chiare connessioni con la Tragedia Greca, la Sicilia, il Teatro Indiano. Spesso mi ritrovo a tirare fuori quella parte nascosta dentro di me che, in qualche modo, mi appartiene.
 
A quale progetto stai lavorando?…ci sono progetti futuri?
Sto lavorando su di una figura Femminile purtroppo poco conosciuta in Italia, la Musa ispiratrice di Pirandello: Marta Abba. Inoltre sto collaborando con Musa International, Sicilia Fusion project, presentare i tesori della Sicilia su scala internazionale. Attualmente con il Giappone. Progetti per il Futuro, residenza artistica in India per una riscrittura Teatrale di un noto personaggio Indiano e tanto Cinema. Sono assistente di Fay Simpson che ha creato la tecnica di studio attoriale a NYC “Lucid Body”, tra qualche anno insegnante.
 
Delle proposte di lavoro, qual è quella che escluderesti in modo tassativo e quella che invece ti piacerebbe fare che non hai ancora fatto?
Escludo tutto ciò che non mi diverte o non mi interessa, ed e’ frustrante a livello artistico. Attendo una proposta da Manetti Bros, Virzi’, Almadovar e Tim Burton. Adoro i loro Film, il loro linguaggio cinematografico. 
 
Ogni traguardo regala e toglie qualcosa alla vita. I tuoi traguardi, fino ad ora, cosa hanno regalato e cosa, invece, hanno tolto alla tua vita?
 Non credo molto nella parola traguardo. Io credo di prendere sempre il sentiero più lungo o più tortuoso, forse voglio ancora godermi la salita…per la vetta c’e’ tempo.
 
Un pregio e un difetto di Margherita?
Ottimista, imprevedibile.
 
C’e’ qualcosa che ti fa paura?
Si, mi fa paura il nuovo mondo, la tecnologia e la natura rabbiosa.
 
La vita è sempre più bella di un bel film?
Ovviamente si, ma se si vive davvero. C’e’ chi esiste e c’e’ chi vive.
 
La felicità per Margherita?
Il distacco dall’illusione del piacere.
 

Foto di Alessandro Meazzi

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