di Walter Nicoletti.
Ciao Renato! Bentornato sul nostro portale. Sei pronto per il nuovo disco e per il tour?
Prontissimo!
Cosa ti aspetti da questo nuovo lavoro?
Oso: una colonna sonora per un film d’amore! Beh, sicuramente non è tempo per vendere dischi in generale, figuriamoci strumentali (addirittura chitarra!). Quando però sentiamo l’esigenza di dire qualcosa, che si tratti di pittura, poesia, musica bisogna gridarlo al mondo e farsi sentire.
Mi aspetto che la gente apprezzi il mio mondo musicale e continua a seguirmi ai concerti e sul web.
Non c’è solo musica. Attualmente sei in giro per l’Italia per presentare il tuo libro “LA MI RE MI”.
Si, anche nei concerti parlo del moi libro e della mia musica. Anche perchè il disco è una conseguenza delle parole scritte nel libro. Il FuJaBoCla.
Il tuo è un viaggio musicale in compagnia di una chitarra. Allora è proprio vero che grazie alla musica si può viaggiare con la mente e con lo spirito?
La musica ti aiuta a superare momenti difficili, qualsiasi forma d’arte. Se hai la possibilità di viaggiare e trarre da ogni città qualcosa di malinconico o buffo per poi trasportarlo in musica allora hai centrato l’obiettivo. Puoi viaggiare anche con la musica ma essendo molto soggettiva ognuno può far un viaggio diverso !
Renato Caruso: Pregi e difetti.
Pregi: determinato e umile.
Difetti: ansioso e testardo.
Passiamo ai ringraziamenti. A chi dedichi i tuoi successi?
Sicuramente alla mia famiglia che mi ha dato la possibilità di studiare, di essere cresciuto in una casa di libri e strumenti musicali. A chi ha creduto in me nei vari anni, da Ron a Riccardo Vitanza, Giancarlo Prandelli, Pietro Baffa,… e alla mia compagna Mara (Aram).
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