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Intervista con dj JOE T VANNELLI

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joe t vannelli by angelo lanza 01
Il nostro redattore Michele Valente ha intervistato il celebre Dj e Producer Joe T Vannelli. Di seguito l’intervista esclusiva rilasciata per voi lettori!
 
Ciao Joe, grazie per questa intervista con Voce Spettacolo. La tua biografia recita che hai iniziato molto giovane a Milano come commesso venditore di dischi a Milano. Presto la tua passione per la musica ti ha portato a lavorare in radio. La tua brillante carriera fa pensare che tu sia nato per fare questo lavoro. Ti consideri un predestinato?
Si, assolutamente sì. Circostanze, incontri e persone non fanno che confermarlo.
Sei considerato uno dei pionieri assoluti e colonna portante della musica house nel panorama internazionale. Che effetto fa dopo tanti anni essere sempre sulla cresta dell’onda?
Basta non sentirsi chiamare maestro, termine che un po’ mi infastidisce e mi fa sentire un po’ avanti con gli anni. Preferisco essere chiamato allievo, ho ancora così tanto da imparare!
Hai suonato praticamente in tutto il mondo, da New York a LA, Parigi, Tokyo, Londra, Ibiza, ecc, esibendoti in assoluto nei Club più importanti di sempre. La vita del dj è dunque sempre in movimento, ma il calore dei tuoi fan immagino ti faccia sentire sempre a casa. Quanto è importante l’affetto del pubblico?
E’ fondamentale! E’ il pubblico che certifica la sensazione di trovarsi al posto giusto, al momento giusto, nella situazione giusta, è il pubblico che conferisce al dj l’energia indispensabile per rendere al meglio.
Nel 1995 hai lanciato sul mercato “Children” di Robert Miles, che è divenuta la canzone strumentale italiana dance, più venduta nel mondo. Che ricordi hai di quel periodo?
Se non avessi suonato «Children » ad Orlando, in Florida, e non avessi fatto sentire questo disco in anteprima in quella situazione, non sarebbe successo niente. Il classico momento topico : la settimana successiva il dj resident del locale americano andrò a Londra e lo segnalò a sua volta all’etichetta discografica Platipus. Il resto è storia nota.
Nel 2000 hai creato Supalova Club, ad oggi uno degli eventi di riferimento del panorama house. Come giudichi il panorama house Italiano in confronto alla recente esplosione dei paesi del nord europa?
Gli italiani sono grandissimi artisti, ma non sanno collaborare, non sanno fare sistema. Quindi non nascono mai grandi sinergie; è proprio nel nostro Dna: Leonardo contro Michelangelo, Michelangelo contro Leonardo. All’estero gli artisti tendono più a lavorare insieme, ed il pubblico è più allenato al concetto di club. Al Nord Europa, in particolare, sono al buio per tanti mesi all’anno, quindi si trovano a proprio agio quando entrano in una discoteca, ambiente scuro per definizione. Fa parte proprio della loro cultura.
Quanto pensi siano importanti le connessioni con altri artisti del settore per capire le nuove tendenze ed inclinazioni musicali?
Le collaborazioni sono indispensabili, per poter capire se ci si trovi sulla strada giusta; ognuno matura poi una propria sensibilità, una propria attitudine all’ascolto. Chi è cresciuto con la garage si sarà poi trovato più affine alla house, così come chi ha scelto la techno sarà andato nella propria direzione. Chi suona EDM invece non può trovarsi a proprio agio con house e techno…
In passato hai anche studiato al Cetro Teatro Attivo e ti sei appassionato al doppiaggio, prestando la tua voce a soap opera e cartoon, diventando voce ufficiale di Johnatan dimensione avventura e Grand Prix sulle reti Mediaset. Ci parli di questa tua esperienza?
Come fate a saperlo? Di sicuro è stata un’esperienza formidabile, che in un certo senso prosegue, è mia la voce in alcuni jingles di Ciao Belli di Radio Deejay, così come ogni settimana produco il mio radio-show Slave To The Rhythm, speakerato sia in italiano che in inglese. Ho grandi ricordi ed è motivo di orgoglio ad esempio aver collaborato a Dimensione Avventura di Ambrogio Fogar, un autentico pioniere, nella sua categoria, come a Gran Prix.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
I miei nuovi dischi, con Csilla e Anja J, la mia one-night Supalova ogni giovedì a Milano e in diretta radiofonica su m2o, serate sia in Italia che all’estero. E tra gli appuntamenti a febbraio, la mia partecipazione sabato 21 febbraio al We Glow a Bormio, suonerò dalle 19 alle 22 sulle piste di Bormio!
Grazie Joe, sei stato gentilissimo. Noi di Voce Spettacolo ti auguriamo i migliori successi per il futuro e ti facciamo un grosso in bocca al lupo!
 

 
Joe T Vannelli: House Forever
Dj, remixer, produttore, ideatore di one-night e tour in discoteca, conduttore radiofonico. Nonché autentico creatore della one-night Supalova, che si svolge sia d’estate che d’inverno nelle location più importanti, sia italiane che straniere. Due anni or sono ad Ibiza, nel 2013 anno a Riccione e a Formentera, dall’autunno 2014 a Milano, itinerante nei migliori club di Milano ed in diretta su m2o, ogni giovedì notte dall’1 alle 3. E dalla scorsa stagione ideatore di un nuovo concetto di discoteca: Beast Club, in scena con una serie di eventi speciali a Venezia.
Se nella dance si vuole identificare un personaggio poliedrico e trasversale per antonomasia, impossibile non pensare a Joe T Vannelli (www.joetvannelli.com) ed alla sua musica house ed al podcast del suo radio show “Slave To The Rhythm”, divenuto a più riprese il podcast italiano più scaricato in assoluto nella library di iTunes. Dal febbraio 2011 Sttr è tornato in radio, per la precisione su m2o, ogni sabato (dalle 7 alle 8 di sera). Sempre su m2o, ogni giovedì notte, Supalova va in diretta radiofonica. Sttr è altresì disponibile attraverso i più importanti social networks e diverse piattaforme musicali digitali, così come viene trasmesso da emittenti radiofoniche americane, europee ed africane. Sabato 17 maggio 2014 STTR ha raggiunto il prestigioso traguardo delle 450 puntate.
La musica dei suoi podcast è la stessa che Jtv suona nelle sue serate in giro per il mondo – soltanto negli ultimi anni si è esibito in Brasile, Giappone, Australia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Emirati Arabi, Messico, Irlanda, Bulgaria, Tunisia, Egitto, Germania, Austria e Spagna – e nella sua one-night Supalova, impostasi subito come one-night di livello mondiale.
Non a caso parliamo di un dj famosissimo sia in Italia che all’estero, capace in questi anni di esibirsi nelle migliori dancefloors del pianeta, da New York a Los Angeles, da Londra a Parigi, da Ibiza a Mikonos, da Miami a Sidney, da Dubai a Tokio, senza dimenticare Amsterdam, Oslo, Amburgo e party del calibro di Ministry of Sound, Soap, Renaissance, Cream e tanti altri ancora. Proverbiali ad esempio sono state le sue tournèe in Australia, con tappe al Seven di Melbourne e al Tank di Sidney ed in Brasile, con il suo djset protagonista assoluto dell’ Itaipava Festival di San Paolo. Negli Stati Uniti suona al Wall di Miami ed al Marquèe di New York.
Per quanto concerne le sue ultime novità discografiche, Vannelli è appena uscito con i suoi nuovi singoli, così come ha appena firmato le compilation “Supalova” e “Slave To The Rhythm”. Il suo ultimo album si intitola “Doctor House”, ideale seguito del suo primo album “Who fucked the dj?”. Nell’inverno 2014 è uscito il volume “Supalova & Friends” della collana Supalova Compilation, che ha battuto ogni un record di categoria. Produzioni che si sono rivelate l’ ennesimo successo sia di critica che di pubblico. Tra le sue uscite 2014, spiccano la sua traccia Hot Since 82 and Joe T Vannelli featuring Csilla “The End”, già Essential New Tune per Pete Tong ed il suo programma Essential Selection (Bbc Radio One) ed i remix per Cher.
Alla superba attività di dj, del resto Vannelli affianca da anni quella di remixer e produttore discografico. Tra i suoi remix top, si evidenziano quelli per autentici mostri sacri quali David Guetta, Loleatta Holloway, Mark Knight, Erick Morillo, David Morales, Danny Tenaglia, Little Louie Vega, senza dimenticare Ginuwine ft. Timbaland & Miss Elliot. Lavori che arricchiscono un roster che vede presenti i nomi di Giorgio Moroder, Bohannon, Thelma Houston, Space 2000, Bobby Brown, Mark Morrison, Eartha Kitt. Come produttore, nella sua scuderia spiccano i nomi di Robert Miles, Spiller, Pink Coffee, Justine Mattera, Csilla, Helen&Terry, Hotel Buena Vida. Che altro aggiungere? Della sua voce da doppiatore che ha prestato a spot per marchi quali Smart, Lotto, Fiat, Parmalat? Del suo essere testimonial per Burn, Mtv, Camel Yamaha, Axe, Robe di Kappa, Levi’s, World Dj Fund? Del premio alla carriera ricevuto ai Dj Awards al Pacha di Ibiza, gli oscar mondiali della musica dance?
Non resta che seguirlo e ascoltarlo nelle sue serate, nelle sue compilation, nei suoi podcast, sempre all’ insegna del suo conclamato slogan “House Forever”.
“La musica è l’unica arte che ti fa muovere” (Joe T Vannelli)

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