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ORCHESTRA RAI: IL DEBUTTO DI MICHEL TABACHNIK CON JAN LISIECKI

Segna il debutto sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai del direttore svizzero Michel Tabachnik – che sostituisce l’indisposta Mirga Gražinytė-Tyla – il concerto in programma giovedì 10 maggio alle 20.30 (turno rosso) all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Direttore emerito dell’Orchestra Filarmonica di Bruxelles, Tabachnik è stato direttore principale dell’Orchestra della Fondazione Gulbenkian a Lisbona, dell’Orchestre Philharmonique de Lorraine e dell’Ensemble Intercontemporain a Parigi, oltre che ospite di compagini come i Berliner Philharmoniker, del Concertgebouw di Amsterdam, dei Festival di Salisburgo, Lucerna ed Aix en Provence. L’ultimo sui concerto Rai a Torino risale al 1981, con l’allora Orchestra Sinfonica della Rai cittadina.

Per il suo primo concerto con l’OSN propone il Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy, capolavoro sinfonico ispirato al noto poemetto simbolista di Stephane Mallarmé. Terminato nel 1894 e eseguito per la prima volta il 22 dicembre dello stesso anno alla Société Nationale di Parigi sotto la direzione di Gustave Doret, il Prélude contribuì non poco a diffondere la fama di Debussy, di cui ricorre quest’anno il centenario della scomparsa. Ne rimase impressionato persino Mallarmé, che dopo averlo ascoltato al pianoforte prima dell’esecuzione orchestrale commentò: «Questa musica prolunga l’emozione dei miei versi e ne fissa lo scenario con più passione ed efficacia di quanto non riuscirebbe a fare la pittura».

Il programma prosegue con il Concerto n. 2 in fa minore op. 21 per pianoforte e orchestra di Fryderyk Chopin, composto a Varsavia e qui eseguito dall’autore non ancora ventenne nel 1830, alla vigilia del definitivo distacco dalla Polonia. Il brano è dedicato all’amica Delphine Potocka, anche se vera ispiratrice fu l’allieva di canto Konstancja Gladkowska, di cui Chopin s’invaghì senza decidersi mai a farsi avanti apertamente. A interpretarlo è chiamato un altro giovane talento già affermato sulla scena internazionale: il pianista canadese di origine polacca Jan Lisiecki, di ritorno con l’Orchestra Rai dopo il successo ottenuto nel 2016 con il Concerto n. 1 in mi minore op. 11 di Chopin. Definito dal New York Times «un pianista che sa fare in modo che ogni nota conti», nel 2013 si è guadagnato un Leonard Bernstein Award al Festival dello Schleswig-Holstein ed è diventato il più giovane artista di sempre ad aver vinto un Gramophone Award. È ospite regolare delle più prestigiose orchestre del mondo e collabora con direttori come Antonio Pappano, Yannick Nézet-Séguin, Daniel Harding e Pinchas Zukerman.

In chiusura il Concerto per orchestra Sz. 116 di Béla Bartók, scritto nel 1943 durante i difficili anni del suo esilio americano, scelto dopo che la nativa Ungheria era caduta sotto l’influenza nazista. Commissionato da Serge Koussevitzky e da questi diretto a Boston l’anno successivo, il brano prende il nome di “Concerto” perché sovente i singoli strumenti dell’orchestra sono trattati in maniera concertante. L’aspetto smagliante della scrittura, la mobilità del ritmo e l’impiego di melodie popolari ne garantirono l’immediato successo, fino a collocarlo fra gli esiti più alti della musica del Novecento.  

Il concerto è replicato venerdì 11 maggio alle 20 (turno blu) all’Auditorium Rai di Torino e sabato 12 maggio alle 20.45 al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone.

Per i concerti a Torino, le poltrone numerate da 30 a 15 euro (ridotto giovani under 35) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai. Un’ora prima dei due concerti sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it

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