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PREMIATA LA LUCANA CHIARA LOSTAGLIO CON IL PREMIO “ISPEC CULTURA”

PREMIATA LA LUCANA CHIARA LOSTAGLIO CON IL PREMIO “ISPEC CULTURA”
Locarno. Il Direttivo dell’ ISPEC di Locarno – Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana, diretto da Davide Rossi, in occasione del 70° Festival di Locarno, ha attribuito i premi ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA, nella sede il Rivellino, probabilmente progettata da Leonardo per conto dei Visconti ed oggi impreziosita da una istallazione del geniale regista Peter Greenaway. Insieme alla regista palestinese (nata a Betlemme) Annemarie Jacir e al pittore cinese Tong Yarunan, è stata premiata anche Chiara Lostaglio, lucana di Rionero in Vulture, che – spiega la motivazione – “da anni si è distinta per una consapevole scelta di lavori dal forte impegno sociale, civile e politico, tanto in campo teatrale, quanto cinematografico, e rappresenta quelle giovani generazioni mediterranee che nel dialogo tra le culture e nella costruzione di spazi condivisi riconoscono non solo una forza espressiva dirompente, ma anche il necessario territorio comune per l’edificazione di un domani solidale.”
E’ da sempre attivista del CineClub Vittorio De Sica per la diffusione del cinema d’autore in Basilicata e promotrice di attività culturali per la crescita del territorio. Chiara Lostaglio, durante la premiazione, alla presenza di attori, direttori di altri Festival internazionali, di europarlamentari e di critici, ha ringraziato sostenendo con Tarkovskij che “il Cinema non è solo una professione, ma è una morale che rispetto, per rispettarmi”. Ed ancora “approdo nella Svizzera verde dopo averla vista con gli occhi di Nino Manfredi nel capolavori di Brusati “Pane e cioccolata” con lo sguardo dei meridionali del mondo, ed oggi degli ultimi della terra, cui va la nostra solidarietà da artisti impegnati per un mondo migliore ed eguale.” Il riconoscimento è stato anche dedicato a quanti lavorano nel sistema culturale ed artistico in modo silente ed indipendente, portando la straordinaria cultura del Cinema d’autore anche laddove essa è ai margini.

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