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Intervista con l’attrice. Carlotta Galmarini

Il nostro redattore Vito “Nik Hollywood” ha intervistato l’attrice Carlotta Galmarini. Di seguito l’intervista per voi lettori.
Ciao Carlotta! E’ un vero piacere ospitarti sul nostro portale. Iniziamo dalla prima domanda. Un bel tuffo nel passato. Da bambina cosa sognavi di fare?
Da piccola sognavo di fare ogni mestiere. Passavo giorni a fingermi veterinaria curando gli animali e stando a contatto con loro; altri a cantare le canzoni di Marylin Monroe, vestendomi come lei e mettendomi i tacchi ed i vestiti di mia madre; altri giorni con le mie amiche diventavamo top model famose e sfilavamo su finte passerelle e così via. La mia immaginazione era fervida e la mia memoria imparava presto le filastrocche che mi raccontava mia mamma prima di addormentarmi. Poi qualche tempo fa trovai un diario di quando avevo 12 anni. C’era scritto ” da grande voglio essere attrice “… forse tutto questo ” trasformismo” doveva essere incanalato in un lavoro solo. 😉
Chi è Carlotta Galmarini?
Sono una donna determinata con una grande passione per il mio lavoro e per la vita. Una perfezionista che cerca di dare il meglio di se ogni giorno. Sono laureata in storia alla Sorbona di Parigi e una quasi laureanda in scienze politiche all’università di Roma Tre ( purtroppo interrotta a 5 esami dalla tesi ); amo le lingue ( parlo francese, spagnolo ed inglese) e adoro studiare. Ho tante passioni come la danza, la fotografia, la musica , la storia, e la scrittura. Adoro leggere sia romanzi che articoli di giornali, sono curiosa di tutto ciò che accade intorno a me.
Fare l’attrice è una scelta professionale o una scelta di vita?
Essere un’attrice è una scelta di vita. Il lavoro dell’attore non è semplice, passi periodi d isolamento con il tuo personaggio. Cerchi un’intimità, alla ricerca di ciò che potrebbe essere, esistere, i suoi movimenti, le sue passioni, i suoi tic, le sue paure e così via e poi tutto questo diventerà tuo. C è una frase bellissima di James Dean che dice: ” capire il completo significato della vita è compito dell attore; interpretarla il suo problema; ed esprimerla la sua missione. Essere un attore è la cosa più solitaria del mondo. Sei completamente da solo con la tua concentrazione e con la tua immaginazione e quello è tutto ciò che hai. Essere un buon attore non è facile. Essere un uomo è ancora più difficile. Voglio essere entrambi prima che sia finito “.
Recitare a volte può far paura?…e secondo te, la paura bisogna affrontarla, conviverci o sconfiggerla?
Recitare potrebbe far paura. La paura non si può sconfiggere e nemmeno affrontare, ma la si può usare. A volte credo che la paura sia inconscia. Con la paura bisogna conviverci e abbracciarla. Accettarla è creatività, quell’adrenalina che a volte ti paralizza le gambe, può essere integrata nel tuo personaggio diventando un motore prezioso.
Cosa lega un attore al suo personaggio?
Sicuramente questa è una delle prime domande che mi faccio per iniziare a studiare il mio personaggio. Un attore deve trovare dei ponti con la sua storia personale, analoghe esperienze, sentimenti o similitudini temperamentali o caratteriali; se non ci sono deve inventarsele. Deve calarsi totalmente nei panni del suo personaggio senza giudizio o senso di superiorità.
Le emozioni che provi quando reciti, sono le stesse che provi quando vivi?
Le emozioni sono universali. La tragedia greca ci insegna proprio questo. Quello che porti sul palcoscenico è verità per ogni individuo. L’arte è un linguaggio unico, che ognuno può comprendere. A volte le emozioni che porti sul palcoscenico ti fanno scoprire delle parti di te che non conoscevi o che erano assopite.
Recitare è un modo per sentirsi liberi?
Recitare è un modo per interpretare, esprimere, condividere e comprendere. Per alcuni potrebbe essere una via di fuga, ma credo che la recitazione, come l’arte, sia una presa di coscienza. inizi a comprendere come funzioni e dove sono le tue censure. Recitare è sentirsi liberi di esprimere e comunicare il punto di vista del tuo personaggio. C è una frase di Stanislavskij che dice ” il mio scopo non è insegnarvi a recitare ma aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi “.
Le verità del cuore si possono raccontare?…possono servire a farsi conoscere meglio?
Le verità del cuore si possono ascoltare con uno sguardo, un movimento o un silenzio. A volte le parole potrebbero dire tutto o non avere senso perché possono esprimere tutto il contrario di quello che viene espresso.
Tre cose che non possono assolutamente mancare nella tua vita.
Tre cose che non possono mancare nella mia valigia:
Il mio Ipod  
Un libro di Murakami
Il mio amuleto.
Progetti futuri?
Prendere lezioni di canto e magari scrivere una sceneggiatura.
Senza i sogni non si può…(continua tu)
Senza sogni non si può amare. I sogni mi danno la grinta e la forza.  Sono il carburante che mi rende felice e  mi fa cominciare la giornata con entusiasmo e con un bel sorriso.
Carlotta, grazie per il tempo dedicatoci. Voce Spettacolo ti fa i migliori auguri per il tuo futuro e la tua carriera.

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