Antonio Martino Couture con la sua ultima collezione “Black Versailles” è stato tra i protagonisti dell’evento di Alta Moda Italiana che si è appena svolto a Tashkent in Uzbekistan, manifestazione nata da un’idea e curata da Stefano Dominella, sotto l’egida dell’Ambasciata di Italia a Tashkent e sponsorizzata da Click Company. Ad aprire la manifestazione la sfilata di Guillermo Mariotto.

Nello spettacolare Nest One, il grattacielo più alto di Tashkent, in una catwalk mozzafiato posizionata al panoramico 41° piano, il couturier Antonio Martino, ha presentato dodici look della sua collezione haute couture “Black Versailles”, in un fashion show che è stato un mix & match di forza e trasgressione, strappando applausi a scena aperto all’entusiasta platea sold out.

La donna di Antonio Martino Couture ha letteralmente ammaliato tutti, grazie alle creazioni presentate durante tutto il fashion show, ispirato alla corte del Re Sole, in un teatro oscuro, pulsante, carico di tensione erotica e ambizione crudele che ha reso omaggio alle figure di Madame de Montespan, favorita reale tanto adorata quanto temuta, e Catherine La Voisin, misteriosa alchimista e presunta strega al centro dell’Affaire des Poisons. Donne pericolose perché libere. Donne che usano la pelle come strumento, l’intelletto come lama e il corpo come potere.

I volumi sono enfatizzati all’eccesso, con spalle scolpite, corsetti architettonici, gonne che esplodono come corolle velenose, aperture chirurgiche che rivelano più di quanto nascondano. La superficie riflette come uno specchio distorto: non restituisce una realtà neutra, ma moltiplica il desiderio. Armature contemporanee costruite in pelle nera e rossa, intagliate come sculture e modellate su silhouette che esaltano la tensione tra struttura e sensualità. Il nero è assoluto, profondo, magnetico. Il rosso è pulsante, carnale, incendiario. L’oro non è decorazione, ma emblema di dominio: compare come elemento metallico, prezioso e intransigente, a segnare i punti di forza e di rottura.

La donna di Antonio Martino Couture è un’icona dominante, non più musa, ma artefice, non più decoro, ma potenza. La femminilità che emerge da questa collezione è feroce, raffinata, consapevole. È quella di chi si è stancata di interpretare un ruolo secondario nella storia ed è pronta a scrivere il proprio nome sul trono, con lettere di sangue e fuoco.

Black Versailles è la dichiarazione – chiara, netta, luminosa come una lama – di un marchio che non si piega, che non compiace, che esiste per affermare. Che non veste per abbellire, ma per raccontare.

Come lo stesso Antonio Martino ha dichiarato al termine della sfilata: “Un’esperienza che porterò con me. Sfilare a Tashkent è stato un momento di grande emozione, un incontro tra culture, tradizioni e bellezza che celebra la forza universale della moda.

Orgoglioso di aver rappresentato il Made in Italy attraverso la mia visione couture, dove artigianalità e innovazione continuano a dialogare nel segno dell’eleganza.

Con Black Versailles ho voluto raccontare un’eleganza che nasce dall’ombra, un lusso che non ha bisogno di gridare. È un viaggio nel cuore del barocco, reinterpretato in chiave contemporanea: tra volumi scultorei, luce e oscurità, forza e grazia. Portare questa collezione a Tashkent è stato un onore, un incontro tra culture che condividono la passione per la bellezza e l’arte del saper fare. Il nero, protagonista assoluto, diventa il colore della potenza e della rinascita, simbolo di un’eleganza senza tempo.”

L’evento ha coinvolto, oltre ad Antonio Martino, una selezione esclusiva di collezioni firmate da designer italiani come Guillermo Mariotto, Gian Paolo Zuccarello, giovani designer come Federica Fusco, nonché un tableau vivant dei giovani studenti del corso CKD Master di Accademia Costume e Moda in collaborazione con Modateca Deanna e studenti dell’Istituto Modartech.