La fine dell’Aids sembra sempre più vicina: grazie alle nuove terapie, la malattia che da quasi quaranta anni ha cambiato i costumi e gli stili di vita dell’umanità a quanto pare non si trasmette più per via sessuale. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato dalla rivista “Lancet” , secondo il quale sarebbe ormai possibile bloccare l’epidemia in corso nel mondo trattando tutti i pazienti. L’analisi, coordinata dall’University College di Londra, si è concentrata sui rapporti tra uomini. I ricercatori britannici hanno seguito circa mille coppie omosessuali in cui uno dei partner era sieropositivo e in trattamento e l’altro sieronegativo per circa sette anni. Nel periodo considerato sono stati riportati dai soggetti quasi ottantamila rapporti sessuali non protetti, e non si è verificato nessun contagio, con 15 persone che si sono infettate ma per rapporti esterni alla coppia.
Lo studio non ha preso in esame i rapporti eterosessuali, ma già rilevazioni precedenti avevano avuto esiti simili per le coppie uomo-donna. «I nostri risultati – affermano gli autori -, danno la prova conclusiva che il rischio di trasmissione tramite rapporto sessuale quando la carica virale è soppressa è effettivamente zero. Questo potente messaggio può aiutare a far terminare la pandemia prevenendo la trasmissione dell’Hiv e combattendo lo stigma e la discriminazione che molte persone con Hiv devono affrontare». La sfida che la comunità scientifica ha di fronte però è quella di diffondere le terapie adeguate in tutto il mondo: attualmente nel pianeta ci sono 40 milioni di persone affette da Aids, ma i malati che ricevono un trattamento antiretrovirale sono meno di 22 milioni.
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