La nostra redattrice e attrice Francesca Caon ha incontrato Filippo Nardi, ex concorrente del Grande Fratello, artista poliedrico, Disk Jockey, produttore discografico e conduttore televisivo (Chiambretti c’è, Le iene, Festivalbar, Loveline) con una innata attitudine allo scherzo, con la battuta arguta sempre pronta e un background british doc. Ha avuto modo di chiacchierare con lui. Hanno toccato diversi argomenti, partendo appunto dalle sue origini british.
Fino a che età hai vissuto in Inghilterra?
Sono nato a Londra, cresciuto nel quartiere di Paddington, da padre fiorentino, bisnonna araba e madre ebrea polacca, sfuggita dalla deportazione nazista. Ricordo che la mia casa fin da piccolo era un via vai di gente multirazziale da cui coglievo ogni genere di ispirazione e sfumatura. Ho vissuto in pieno la Londra esplosiva degli anni ottanta fino al 92/93 quando tutto cominciò a spegnersi. Così nel ’96 mi trasferii a Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto e per 5 anni seguii un’attività di Windsurf al mare da marzo a novembre e una di snowboard in montagna nei restanti mesi dell’anno. E’ stato il periodo più bello della mia vita. Facevo una vita sana, fatta di sport, musica e fidanzata.
E poi arrivò il Grande Fratello?
Era il 2001, avevo visto l’edizione inglese tre anni prima così per sfizio telefonai al numero verde del GF e mi risposero subito. Mi convocarono al provino a Roma. Io mi presentai in Jaguar e costume e la tavola da surf legata alla macchina, perché approfittai della vicina Ostia per fare un po’ di windsurf. E credo che quel modo di presentarmi, che per me era pura normalità, fu percepita come diversità e stravaganza, tanto da colpire gli autori che mi vollero nel programma.
Dopo il Grande Fratello inizia la tua carriera televisiva, che ricordi hai di quegli anni?
Dopo il Grande Fratello mi trasferii prima a Roma e poi a Milano. Presi parte al programma Le iene e fu una un bellissima esperienza di cui conservo ricordi divertenti e felici e che mi hanno regalato una grande amicizia con Enrico Lucci (Attuale iena e autore del programma ndr). Poi Festivalbar e Loveline con Camila Raznovich a cui ho partecipato per tre stagioni.
Ho vissuto gli anni televisivi molto seriamente perché avevo una compagna e nel 2002 nacque mio figlio.
Hai intrapreso la carriera di DJ affermandoti nelle discoteche di tutta Italia, diventando anche produttore discografico nel panorama della musica house internazionale. Che rapporto hai con la musica?
La musica è sempre stata presente nella mia vita. Ho iniziato come Dj a Londra negli anni ottanta. La mia prima produzione musicale risale al 1988 per la Virgin Records. Iniziai a fare il Dj aprendo i djset a Paul Anderson, che secondo me è stato il primo dj house in Europa. Suonavo a tutti i rave a Londra, quelli famosi, si chiamavano Sunrise, ho lavorato a The WaG, The Heaven, con Mark Moore quello di S’Express. Ho prodotto dischi per le etichette “Seven Island Records”, “Metropolitan Recordings” e la “ReVox” e sono conosciuto nell’ambiente musicale con lo pseudonimo di Uncle Dog.
Hai dialettica e contenuti da vendere, non ti piacerebbe fare radio?
Magari, fare un programma in radio sulla musica sarebbe il mio sogno. Ho anche una puntata zero registrata…
Se la tua vita fosse una canzone, quale sarebbe?
Life On Mars di David Bowie.
Un tuo pregio ed un tuo difetto?
Un mio pregio la modestia, difetti non ne ho (Ride ndr)
Un tuo motto o una frase che più ti rappresenta?
Non fare le domande se non sei pronto per le risposte.
Cit. mia nonna.
Ecco dove ascoltare la musica di Filippo Nardi aka Uncle Dog :
https://pro.beatport.com/artist/uncle-dog/35996
https://www.traxsource.com/artist/127981/uncle-dog