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Intervista con il Soprano. Raffaella Battistini

Il nostro redattore Nik Hollywood ha intervistato la cantante lirica Raffaella Battistini. Di seguito l’intervista per voi lettori.
Ciao Raffaella! E’ un vero piacere ospitarti sul nostro portale. Iniziamo dalla prima domanda. Un bel tuffo nel passato. Da bambina cosa sognavi di fare?
La Cantante Lirica.
Chi è Raffaella Battistini?
È una ragazza felice di avere realizzato il sogno della sua vita.
Raffaella Battistini, nata per il canto?
Sicuramente si! Ma l’ho capito tardi perché ho iniziato a cantare a 26 anni dopo essermi laureata in Economia e Commercio all’Università di Bologna e, dato che sono fatalista, penso che le cose non vengano mai per caso.
Secondo te a deciderlo è stato il caso o il destino.
Secondo me quando uno ha un talento prima o poi viene fuori! Si può chiamare come vogliamo!
Ti sei perfezionata con il M° Luciano Pavarotti e M° Leone Magiera, approfondendo lo studio di Opere di Verdi e Puccini. Il tuo primo debutto avviene il 15 Giugno del 2004 a Modena al “Music Village” nella Boheme di Giacomo Puccini nel ruolo di Mimì sotto la direzione del M° Magiera e la regia di Luciano Pavarotti. Raccontaci le tue emozioni.
Ho iniziato a cantare a 26 anni un pò per scherzo. Appena laureata, mio padre e mia madre mi hanno chiesto che regalo volessi per la laurea, ho risposto che mi sarebbe piaciuto andare a studiare canto. Essendo mio padre un melomane e dentro al giro della Lirica come organizzatore di spettacoli, mi ha portato da un soprano, molto famoso a Pesaro, Maria Marazzini. Lei mi ha subito detto che avevo delle qualità! Sono andata a lezione da lei per 6 mesi, 3 volte alla settimana. Poi un bel giorno mi sono trovata a casa del Maestro Pavarotti, amico di mio padre, il quale non sapeva che cantassi… nessuno gli aveva detto che ero la figlia del suo amico. Lui mi ha fatto cantare 2 arie con Magiera al Pianofore e alla fine mi ha detto: “Ciccia vieni qua! Chi canta sono molti ma chi dice pochi, tu hai un grande talento e farai tanta strada, non dimenticartelo mai!” Da quel giorno ho studiato con lui, e contemporaneamente con Maria Parazzini, le Opere di Verdi e Puccini e il 15 Giugno del 2004 ho debuttato nella Boheme a Modena sotto la sua regia. E da quel momento non mi sono piu fermata..
Questo tuo lavoro è fatto di tanto talento o di tanta fortuna?…oppure di entrambe?
La fortuna è una componete di questo lavoro ma, se non hai il talento, non conta niente!
L’anima di un cantante è nascosta nella sua voce?
Forse si! Questo dono me l’ha trasmesso mio nonno prima di morire, era un tenore bravissimo!
Cantare è un modo per sentirsi liberi?
Si, ma non sempre puoi lasciarti andare! Devi controllare continuamente le tue emozioni.
Quali emozioni lascia dentro di te un personaggio una volta finito di interpretarlo?
Ogni personaggio che interpreto mi arricchisce come persona e mi trasmette delle emozioni uniche, difficili da spiegare. Ogni volta scopro sempre qualcosa di diverso.
Raffaella cosa ha avuto dalla vita?…e cosa chiede?
Penso di avere avuto tutto! Una famiglia importante e sempre presente, un compagno che ha completato la mia vita e che mi è sempre vicino. Cosa chiedo? Salute e felicità per me e i miei cari.
Progetti futuri?
Butterfly, Trovatore, Boheme, Tosca, Ballo in Maschera e diversi concerti all’estero e in Italia.
Senza i sogni non si può…(continua tu)
Vivere. Sono loro che arricchiscono la vita continuamente e danno spessore alle cose che fai.
Raffaella, grazie per il tempo dedicatoci. Voce Spettacolo ti fa i migliori auguri per il tuo futuro e la tua carriera.


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