Domenica 29 e Lunedì 30 marzo su Rai Uno arriva finalmente l’attesissima Fiction “Pietro Mennea-La Freccia del Sud”.
Campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19″72 che resta attuale primato europeo post mortem, Pietro Mennea è conosciuto anche con il soprannome la “Freccia del Sud” ed è l’unico duecentista della storia che si sia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive. E’ stato insignito dell’ordine olimpico e membro della Hall of Fame della FIDAL.
La miniserie RAI, prodotta da Casanova Multimedia e Rai Cinema, è stata scritta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo, per la regia di Ricky Tognazzi. Nel cast figurano gli attori Michele Riondino, Luca Barbareschi, Lunetta Savino, Alice Bellagamba, Nicole Grimaudo, Gianmarco Tognazzi e Nicola Rignanese.
Nella Nazionale di Atletica Leggera che si prepara ad affrontare le Olimpiadi, insieme al protagonista Pietro Mennea, ci sono anche l’attore materano Walter Nicoletti (già direttore di Voce Spettacolo) e il nostro redattore Gianfranco De Cataldo.
Il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta aggiunge: “Non siamo in presenza della classica biografia televisiva, ma un film che si sviluppa intorno ad un tema universale e coinvolgente. La lotta contro il tempo, che è sì quella del velocista per vincere la gara, ma è anche quella di tutti coloro che lottano per realizzare la propria esistenza. Questa Miniserie è l’epopea di un campione che appartiene a tutti, diventato un mito sportivo del nostro Paese e un simbolo della volontà e della determinazione nello sport come nella vita“.
Giovanni Malagò ricorda ”Pietro se ne andò due anni fa a 61 anni poco tempo dopo la mia elezione come presidente del Coni, ha tifato per me facendo la differenza. La sua morte è incolmabile. Uomo riservato, non voleva trasferire i suoi problemi negli altri. Nessuno neanche i suoi familiari più stretti erano a conoscenza della sua malattia. Andava all’ospedale e fingeva di andare a trovare qualcuno che stava male. Quando è scomparso per la prima volta, abbiamo aperto il salone d’onore del Coni per la camera ardente“.
Di seguito un’anteprima della Fiction pubblicata su La Gazzetta dello Sport.
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