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Torna in Fenice Otello di Giuseppe Verdi, dirige Myung-Whun Chung

Si svolgeranno regolarmente le recite di Otellodi Giuseppe Verdi, che torna sul palcoscenico del Teatro La Fenice, a partire da venerdì 22 marzo, nell’autorevole direzione musicale di Myung-Whun Chung, quale decimo titolo della Stagione Lirica e Balletto 2018-2019. È stato infatti revocato lo sciopero che era stato indetto dalle sigle sindacali. Il penultimo capolavoro del catalogo verdiano – dramma lirico in quattro atti su libretto di Arrigo Boito, tratto dall’omonima tragedia shakespeariana – sarà proposto nell’applaudito allestimento del 2012 firmato dal regista Francesco Micheli, con le scene di Edoardo Sanchi, i costumi di Silvia Aymonino, il light designdi Fabio Barettin.. La prima di venerdì 22 marzo alle ore 19.00 sarà seguita da quattro repliche: il 26 e 30 marzo, il 4 e 7 aprile 2019.
Dopo quasi un quinquennio di discussioni shakespeariane, Otellovenne completato negli ultimi giorni del 1886 ed andò trionfalmente in scena al Teatro alla Scala di Milano il 5 febbraio 1887. Grazie anche alle provocatorie novità stilistiche boitiane, Verdi rivestì la ben nota vicenda d’amore e gelosia con una musica altrettanto originale. In essa il musicista sperimentò il principio strutturale della forma ‘aperta’, dal decorso sonoro estremamente duttile, ove frammenti motivici sono intessuti in un percorso melodico continuo e cangiante, capace di accompagnare l’azione e la psicologia dei personaggi con fulminea intensità ed aderenza. Qualcuno ha inteso questa scrittura come una sorta di capitolazione del compositore italiano al modello di Wagner, senza comprendere che essa invece risulta l’estremo approdo d’una concezione drammaturgica affatto personale, le cui radici sono osservabili fin dalle primissime esperienze operistiche di Verdi.
Oltre che per la trama quattrocentesca dominata dall’autorità indiscussa della Serenissima, anchedal punto di vista musicale Otelloè inoltre un appassionato omaggio a Venezia, tanto nell’andamento di barcarola dei cori di isolani del secondo atto, quanto nel terzo atto, dove, all’arrivo degli ambasciatori della Serenissima, gli squilli di tromba sono composti in base ai criteri di spazializzazione del suono inventati nel Cinquecento da Adrian Willaerte Giovanni Gabrieli nell’ambito della scuola marciana. 
Myung-Whun Chung dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice (maestro del Coro Claudio Marino Moretti), il coro di voci bianche dei Piccoli Cantori Veneziani (maestro del Coro Diana D’Alessio) e un prestigioso cast composto, per i personaggi principali, dal tenore Marco Berti nel ruolo del titolo, dal soprano Carmela Remigio in quello di Desdemona, dal baritono Dalibor Jenis in quello di Jago; Cassio sarà cantato da Matteo Messaro, Roderigo da Antonello Ceron, Lodovico da Mattia Denti, Montano da Matteo Ferrara, Emilia da Elisabetta Martorana, l’araldo dagli artisti del Coro, in alternanza, Carlo Agostini e Nicola Nalesso.
            Proposta con sopratitoli in italiano e in inglese, l’opera sarà in scena al Teatro La Fenice per cinque recite, tutte fuori abbonamento: venerdì 22 marzo 2019 ore 19.00, martedì 26 marzo ore 19.00, sabato 30 marzo ore 15.30, giovedì 4 aprile ore 19.00 e domenica 7 aprile ore 15.30

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